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L' Alimentazione Ayurvedica

"Alcuni tra i principali ingredienti e spezie"

SPEZIE MIELE

MIELE“Il miele per il tuo intestino e il tuo respiro.”

Il miele è un alimento che corregge i disturbi intestinali e respiratori, è un rasayana, ossia un ringiovanente, ma non deve essere cotto in quanto ad una certa temperatura perde le sue qualità nutritive. Per l’Ayurveda la cottura del miele o il mescolarlo in sostanze calde come il latte, tisane…comporta la formazione di materiale non digerito, ama, ossia tossine che potranno essere responsabili poi della formazione di malattie.

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SPEZIE GHEE

GHEE“Il ghee, un’ottima risorsa.”

Il ghee è un burro chiarificato prodotto dal comune burro non salato, dopo averlo scaldato a fuoco lento per eliminare la parte acquosa, le proteine e il lattosio. Contiene 8% di acidi grassi saturi, molti dei quali a catena corta, che normalmente il corpo utilizza velocemente per scopi energetici e quindi non immagazzina, di facile assorbimento e digeribilità.

Ha un grado di assorbimento a livello intestinale di circa il 96%, di gran lunga superiore al normale burro e agli altri olii. L’azione lipofila del ghee ne facilita il trasporto all’interno degli organi.

Il punto di fusione del ghee è di 35°, inferiore alla normale temperatura corporea umana.
L’utilizzo del ghee, come hanno dimostrato alcuni studi clinici, permette di ridurre il colesterolo totale e le LDL, il cosiddetto colesterolo cattivo. Ha un’azione ringiovanente, nutriente e di rigenerazione delle cellule.

Si conserva fuori dal frigo. Si utilizza per cucinare, per fare massaggi, soprattutto nelle gestanti e nei bambini. Applicato sotto la pianta del piede prima di addormentarsi facilita il sonno.

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SPEZIE LASSI

LASSI “Il lassi, una bevanda utile per eliminare le scorie.”

Il lassi è una bevanda molto dissetante a base di yogurt. Normalmente, secondo la visione ayurvedica, lo yogurt è un alimento con qualità di pesantezza, densità, vischiosità e freddezza e soprattutto se assunto di sera o prima di andare a dormire determina un accumulo di scorie con conseguente ostruzione dei canali.

Diverso invece se lo yogurt viene assunto come lassi, ovvero diluito in acqua con aggiunta di un pizzico di sale e assunto fuori dal pasto (un pizzico di zucchero di canna se assunto dopo pranzo).
In ogni caso il lassi non va mai assunto dopo le h.17.

Viene utilizzato con diluizioni anche molto alte nei casi di intolleranza alimentare ed allergie e nei casi di digestione debole.
Il lassi favorisce la digestione e rafforza la flora intestinale, apportando fermenti lattici vivi, enzimi, calcio, proteine, vitamine del gruppo B, soprattutto la B12.

Molto utile nei casi di infiammazioni come gastriti, emorroidi; aiuta a riequilibrare Pitta e Vata.
Si può utilizzare anche con spezie come zafferano, curcuma, cannella, anice stellato, cardamomo, zenzero, pepe nero….

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SPEZIE SESAMO

SESAMO“Il sesamo, utile nell’alimentazione e nel massaggio.”
Il sesamo (sesamus indicum) è una pianta molto comune largamente usata nella tradizione ayurvedica. La pianta può raggiungere il metro di altezza, i frutti sono piccole capsule che contengono semi ovali e piatti, dai quali si ricava un olio di ottima qualità.

È originario dell’India e si pensa che fosse coltivato nella valle dell’Indo. Secondo la mitologia indù sembra che il seme della pianta di sesamo sia germinato da una goccia di sudore del signore Vishnu.

Ha la caratteristica di assorbire con facilità le proprietà delle erbe con cui viene lavorato e di veicolarle al meglio potenziandone l’azione. L’olio ottenuto dalla spremitura dei semi è di colore ambra chiaro quando viene spremuto dai semi marroni, oppure marrone scuro quando viene spremuto dai semi neri.

L’olio di sesamo è uno degli oli maggiormente usati nel massaggio ayurvedico ed è utilizzato come base per la preparazione degli oli erbalizzati.

Ha la capacità di penetrare nelle più piccole parti del corpo, promuove la forza, la salute della pelle, l’intelletto e il potere del fuoco digestivo, ha un effetto benefico sulle ghiandole endocrine e sulle cellule nervose.
Contiene antiossidanti naturali, sesamola e sesamolina, e pertanto si conserva a lungo senza diventare rancido.

Contiene numerosi sali minerali come ferro, fosforo, magnesio,rame, calcio e otto amminoacidi essenziali importanti per le funzioni cerebrali.
La sua azione delicata lo rende adatto ad ogni tipo di pelle, anche nei bambini, ma è essenziale per il dosha Vata.
Ha azione disintossicante, defaticante, antiossidante, depurativa, antalgica, armonizzante, riattiva la circolazione, ha azione antimutagena.
E’ consigliato per la pratica dell’automassaggio quotidiano e anche per la salute delle gengive e del cavo orale.

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SPEZIE BASMATI

RISO BASMATI“Il riso basmati disintossica ed elimina il gonfiore.”
Secondo la medicina ayurvedica, il riso basmati, che cresce in India ai piedi dell’Himalaya, presenta caratteristiche tridoshiche, ossia può essere consumato da ogni costituzione e favorisce le attitudini satviche (soddisfazione, calma interiore).

Viene definito un alimento che fortifica lo spirito. In ogni preparazione mantiene il suo ineguagliabile profumo.
Esiste sia il tipo bianco, sia il tipo integrale; il primo subisce un trattamento che ne riduce la quantità di vitamina B, ma lo rende comunque più digeribile.
Questo cereale è caratterizzato dalla ricchezza di sali minerali come il calcio, il ferro, lo zinco, il fosforo, il magnesio e il silicio.

Quest’ultimo elemento contribuisce alla formazione del reticolo di fibre di collagene del tessuto connettivo che costituisce la matrice delle ossa.

Risulta fondamentale per la funzionalità del sistema immunitario, per mantenere buona la vista e l’olfatto e per la sintesi di proteine, per il funzionamento degli ormoni maschili e della prostata.

È un ottimo equilibratore di tutte le funzioni fisiologiche, utile in caso di problemi dell’apparato digerente, del sistema circolatorio, linfatico, del sistema nervoso.
Per ammorbidirlo è consigliabile un cucchiaino di ghee e per renderlo più caldo si possono aggiungere 3-4 chiodi di garofano e le spezie che si desiderano.

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SPEZIE CURCUMA

CURCUMA “la curcuma, la spezia dalle proprietà antinfiammatoria, antidolorifica, antiossidante.”
La curcuma è una pianta erbacea perenne dal caratteristico rizoma di colore giallo originaria dell’Asia meridionale, dell’India, dell’Indonesia. I fiori, inflorescenze a spiga, sono bianchi o gialli.

È l’ingrediente principale del curry e si impiega nella medicina ayurvedica come depurativo generale, rimedio digestivo, epatoprotettore, antibatterico, in presenza di febbre, infezioni, dissenteria, emorragie, flatulenza, problemi mestruali, in presenza di sangue nelle urine, nelle contusioni ed ulcerazioni.
Possiede proprietà coleretica (stimola la produzione di bile grazie all’attività della curcumina), colagoga, spasmolitica, antiflogistica ed antinfiammatoria; ha proprietà digestiva in quanto stimola la secrezione biliare favorendo la digestione dei grassi, epatoprotettiva dei tessuti del fegato se esposto a farmaci epatotossici o ad abuso di alcool.

La curcuma, come lo zenzero, aiuta a ridurre il colesterolo dal sangue e a prevenire la formazione di emboli e ha anche azione protettiva della mucosa gastrica. Viene utilizzata per contrastare i parassiti intestinali.

La curcuma in India è utilizzata nella preparazione del curry e di molte salse. Si impiega come colorante alimentare atossico, stabile al calore.

Può essere utilizzata per uso esterno su ferite, piccole emorragie, o sotto forma di olii essenziali o di tisane.
Prestare attenzione in caso di gravidanza, di occlusione delle vie biliari, in presenza di terapia anticoagulante.
Un’accortezza: aggiungere la curcuma nel cibo a cottura ultimata.

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SPEZIE PEPE

PEPE“Piper nigrum piccante e digestivo”
In sanscrito: maricha; in inglese: black pepper. Il pepe è un rampicante perenne e della pianta si usa il frutto acerbo secco; il pepe nero della costa Malabar è il migliore.
Pacifica i dosha Vata e Kapha, aumenta Pitta).

Il pepe nero è digestivo, gastro-stimolante, carminativo, epato-stimolante, allevia l’asma, stimola la sudorazione, elimina i parassiti, elimina le malattie della pelle, elimina le ostruzioni dei canali, riduce la febbre, riduce il catarro.
Stimola la produzione di enzimi che operano nel tratto digerente, nel fegato, nei tessuti.
Preso regolarmente per sei mesi un cucchiaino al giorno ha un’azione dimagrante.

Mescolato ai cibi, al miele, al latte favorisce la digestione.

Insieme a piper longum e zenzero costituisce il trikatu e viene tra l’altro utilizzato nelle epatiti virali.
Precauzioni: Pitta elevato. Il pepe nero contiene un olio volatile costituito principalmente da monoterpeni, 4%, sesquiterpeni, 85-90%, chetoni, aldeidi, acidi, composti azotati, alcaloidi cristallini come la piperina e resine a cui è dovuto la qualità pungente.
È comunemente usato nella cucina indiana e in gran parte del mondo e a dosi normali non sono mai stati riscontrati effetti tossici.

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SPEZIE ZENZERO

ZENZERO“Zingiber officinalis con infinite proprietà.”
In sanscrito: andraka, fresco, e shunti, essiccato; in inglese: ginger.
Lo zenzero appartiene alla famiglia delle Zingiberacee. Pianta rizomatosa perenne, foglie glabre, lineari, sessili, lunghe 15-30 cm. Fiori giallo-verdastri raccolti in spighe cilindriche; i frutti sono capsule oblunghe. I rizomi sono bianchi o giallo bruni di forma irregolare.

Cresce in India, Taiwan, Bangladesh, Sri Lanka, Jamaica, Nigeria ed è coltivato in molte zone dell’India.
Lo zenzero elimina senso di sazietà, è gastro-stimolante, digestivo, carminativo, favorisce il movimento delle feci verso il basso, antiemorroidario, promuove la virilità, elimina le coliche, elimina la costipazione, antireumatico, elimina i catarri, antipiretico, antiedemigeno, elimina la dispnea e l’asma, elimina la tosse, aumenta la forza, è analgesico.

Conosciuto soprattutto per i suoi effetti sull’apparato digerente, utile nelle tre fasi della funzione gastrica in quanto stimola il rilascio di enzimi salivari e rafforza il processo di svuotamento dello stomaco.

Viene utilizzato per nausea e vomito nei trattamenti chemioterapici e durante la gravidanza; in caso di emicrania si può applicare della crema sul capo o bere della polvere con acqua calda.
Il succo di andraka mischiato con miele può essere assunto in caso di tosse, asma bronchiale, raffreddore e febbre causata da kapha.

Assumere zenzero fresco con salgemma e limone prima di mangiare è sempre salutare. Ottimo il succo di zenzero fresco con jaggery nei casi di orticaria e digestione lenta.
Sunthi con buttermilk blocca la diarrea, promuove il potere digestivo, allevia le emorroidi, l’ascite, gli edemi.
Il decotto di sunthi e gokshura usato regolarmente al mattino allevia amavata, la lombalgia.

L’olio essenziale ha diverse proprietà: tonico della digestione, stomachico, carminativo, tonico sessuale, afrodisiaco, antalgico, anticatarrale, espettorante.
Nelle dosi normalmente utilizzate in cucina, non ha alcuna controindicazione.

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SPEZIE CANNELLA

CANNELLA“Darusita (Dalchini) contro le tossine ma con cautela.”
Le varie specie della pianta di cannella sono native dell’India, dello Sri Lanka, dell’Indonesia, Ceylon e Birmania, ma è anche coltivata in Egitto, Brasile e nei Caraibi.

Necessita di un clima caldo-umido. Della pianta si utilizza la corteccia ottenuta dai rami di due anni. La corteccia viene staccata in pezzi lunghi 20-30 cm ed essiccata al sole finché forma delle cannucce arricciate.
In termini ayurvedici, la cannella pacifica Vata e Kapha, ma può aggravare Pitta se assunta in eccesso. Ha un rasa dolce, pungente e amaro è riscaldante e ha un vipak pungente.

La cannella migliora la digestione e l’assorbimento, e favorisce l’eliminazione. Elimina le tossine dal corpo, migliora la circolazione rafforzando il cuore e riscaldando i reni. Come un anticoagulante, la cannella previene gli attacchi di cuore. Inoltre, può essere utilizzata nel trattamento della congestione respiratoria e sinusale, bronchite, raffreddore e l’influenza. E’ sia un espettorante che un decongestionante.

L’olio essenziale di cannella non dovrebbe mai essere applicato direttamente sulla pelle; come moltissimi oli essenziali, è dermo aggressiva. Una piccola quantità di olio diluito può essere usata per combattere le infezioni, ma con l’olio da solo si possono causare bruciori e irritazioni sulla pelle.
E’ controindicata per le persone con pre-esistenti disturbi digestivi, come ulcere.

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